Sabato 18 maggio abbiamo incontrato Michele Raviotta nella sede dell’associazione Co.tu.cit. per la quale è candidato a Sindaco.
Raviotta ha esordito facendo presente che si augura che, dopo le elezioni, chiunque sia il vincitore si possa instaurare un clima politico costruttivo nel quale, nel rispetto dei ruoli, tutti contribuiscano alla rinascita della città e soprattutto che la normale dialettica politica che è sempre positiva non vada ad intaccare i rapporti umani e personali.
Per quanto riguarda le risorse necessarie alla realizzazione del proprio programma, ha fatto presente che a suo giudizio il Comune di Scafati è da ritenersi già in dissesto anche se i Commissari non lo hanno ufficializzato per non ufficializzare il proprio fallimento. I fondi pertanto non potranno essere presi dal bilancio comunale ma unicamente dai fondi europei e da quelli regionali. A tale proposito uno dei suoi primi atti sarà quello di creare un ufficio ad hoc. Un contributo determinante deriverà anche dai tagli agli sprechi che, a suo giudizio, sono molteplici nella gestione delle risorse ordinarie. Un problema si avrà a causa della carenza di personale in quanto, con i prossimi pensionamenti, il Comune potrà disporre di una forza lavoro di circa 100 unità mentre ne occorrerebbero almeno 400. A tale proposito due sono le ricette proposte: da un lato l’effettuazione a strettissimo giro di tutti i concorsi consentiti e dall’altro la richiesta di aiuto alle associazioni stabilendo delle convenzioni che consentano alle stesse di usufruire di determinate strutture a patto di garantire un livello minimo di servizi. Si pensi ad esempio alle strutture sportive attualmente chiuse o fortemente ridimensionate a causa della carenza di personale.
Per quanto riguarda l’associazionismo Raviotta ritiene che ci debba essere un canale privilegiato con quelle sane e reali, ci sarà pertanto una rigorosa revisione dell’albo delle associazioni e quelle che risulteranno in regola potranno usufruire di spazi e servizi messi a disposizione dal Comune presso l’area dell’ex Manifattura dei tabacchi che potrà essere attrezzata con fondi europei.
Per il rilancio della città, il candidato pensa alla rivalorizzazione di due luoghi simbolo quali la pizza Vittorio Veneto e la Villa Comunale.
Per quel che riguarda la Villa Comunale l’intento è quella di farla tornare agli antichi splendori quando era un richiamo per i visitatori anche dai paesi limitrofi ed era fonte di guadagno per la città. Per ottenere tale risultato pensa alla concessione della stessa ad una Cooperativa che ne garantisca la cura e la vigilanza avendo nel contempo la possibilità di sfruttarla per attività commerciali (bar, ristorante ecc.) e per eventi e manifestazioni pubbliche.
Per quanto riguarda la piazza l’idea è quella di incentivare al massimo l’apertura di attività commerciali essenzialmente di tipo ricreativo (pub, bar, ristoranti, ecc.) per rendere viva e vivibile una realtà al momento fortemente degradata. Per fare ciò propone di dare incentivi sia ai commercianti che intendono investire sia ai proprietari degli immobili. In particolare per i commercianti prevede, per un congruo numero di anni, l’azzeramento o una forte riduzione delle tasse. Per quel che riguarda invece i proprietari prevede un incentivo sui tributi se si impegnano a fittare i locali a prezzi calmierati.
Sempre per quel che riguarda il rilancio delle attività commerciali Raviotta pensa ad una ZTL in determinati giorni e/o periodi dell’anno in modo che possa consentire ai commercianti, con l’ausilio del comune, di realizzare eventi ed attrazioni. Si dice, invece, fortemente contrario alla realizzazione di centri commerciali che determinerebbero la definiva morte del commercio scafatese.
Per quel che concerne il problema della sicurezza, oltre al potenziamento dell’organico della Polizia Municipale, pensa a lavorare per l’apertura di un Commissariato di Pubblica Sicurezza che è previsto dalla presenza dell’Ospedale. Pensa, inoltre, a richiedere una maggiore presenza della Guardia di Finanza con compiti di vigilanza del territorio in modo che si possa creare un gruppo interforze che consenta alla città di ritrovare quella tranquillità oramai completamente perduta. A supporto di tale attività prevede l’installazione di un sistema di videosorveglianza che possa servire oltre che per l’ordine pubblico anche per il controllo dello sversamento illecito dei rifiuti.
A proposito dell’annoso problema della spazzatura, Raviotta pensa ad un sistema misto nel quale il porta a porta sia affiancato dalla creazione, ove gli spazi lo consentano, di mini isole ecologiche dove collocare i contenitori per la raccolta differenziata. Il tutto sarà gestito con un sistema di codici a barre che consentirà di premiare gli utenti virtuosi. Per gli utenti non collaborativi ci sarà una forte campagna di sensibilizzazione ed il ricorso alle sanzioni. Per far fronte a tali attività sarà necessaria una forte riorganizzazione ed ad un potenziamento dell’ACSE che in prospettiva dovrà essere la sola società partecipata del Comune per il quale dovrà curare i servizi. Nell’immediato, vista la carenza di risorse umane, pensa, invece, ad una esternalizzazione del servizio dei parcheggi che andrà comunque rivisto con la riduzione delle strisce blu e l’abbassamento delle tariffe degli abbonamenti per i residenti. Anche per la raccolta dei tributi, terminata l’esperienza con la GESET, pensa ad un periodo intermedio di affidamento ad un’azienda esterna al fine di consentire la riorganizzazione ed il potenziamento degli uffici comunali competenti.
Raviotta ha concluso l’incontro, svoltosi in maniera conviviale ed informale, dicendo che, indipendentemente dal risultato elettorale, quale sarà il suo futuro ruolo è fortemente interessato a lavorare insieme ad associazioni serie come Scafati 4.0 per il bene della nostra città.